Momento scolastico diverso per gli alunni di prima dell’I.C. “Giovanni XXIII” infatti sui banchi di scuola non c’erano i quaderni e in classe oltre all’insegnante c’era un gelatiere. Questo quanto avvenuto l’altra mattina quando i piccoli entrati in classe, con grande stupore, hanno scoperto che sarebbe stata una “dolce” giornata.
Lo scopo principale dell’incontro è stato quello di promuovere e far conoscere a tutti gli studenti il vero gelato artigianale, facendo una distinzione di primaria importanza tra questo e quello industriale, dai metodi di produzione agli ingredienti utilizzati. Inoltre, gli alunni hanno avuto dimostrazione che con il latte, come da Programma latte nelle scuole, si ottiene anche una leccornia come il gelato. La lezione ha catturato l’interesse dei bambini che affascinati dall’argomento e dalla voglia di saperne di più di questa prelibatezza, hanno seguito con attenzione le informazioni che abilmente l’esperto gelatiere Giuseppe Laterza, mentre effettuava l’impasto per la preparazione dei gelati, ha trasmesso agli allievi.
Oltre alla dimostrazione pratica, molto importante è stata la storia del gelato che i bambini hanno potuto visionare attraverso la lim. Qui gli alunni hanno visto le prime macchine del gelato e l’evoluzione di queste. La lezione-laboratorio si è conclusa con la degustazione di un buon gelato offerto a tutti i bambini che non aspettavano altro che arrivasse quel tanto atteso momento. Oltre al gelato al cioccolato gli alunni hanno gustato anche un buon sorbetto all’arancia preparato con il succo degli agrumi spremuti dagli stessi scolari.
Per questa esperienza molto si deve alla disponibilità della dirigente scolastica prof.ssa Antonia Lentino e all’impegno creativo delle insegnanti, che hanno creduto che queste lezioni non debbano essere estranee alla formazione scolastica e che quella del gusto e del cibo sia fra le più importanti. Un sentito ringraziamento va al signor Laterza Giuseppe e alla moglie Maraglino Marilù che hanno messo a disposizione, gratuitamente, tutto quello che è servito per l’incontro e tanta pazienza nel seguire circa 90 bambini.
